lunedì 26 novembre 2012

Vecchietti

Eccoci ad un'altra torinese....un mezzo che presenta diverse particolarità....

telaio saldato a "basin"  54vert x 55 orizz
forcellini posteriori "brevetto M.B."
tubo sella dia. 26.4
cambio Campagnolo Parigi-Roubaix
deragliatore manuale Simplex
mozzi Siamt alluminio flangia larga 36 f
cerchi tubolari Nisi
rl 5v
freni Universal brev. 453949
pedivelle CP Italy
corone Simplex 49/46
manubrio Ambrosio Champion Alluminio 40cm
attacco Ambrosio Champion Acciaio 7cm
Bellissime queste pedivelle prodotte dalla CP Italia (ne parla anche Mayno su Paramanubrio) tonde con interno cavo...dovevano essere il massimo della ricerca della leggerezza..anche se forse non garantivano il massimo dell'affidabilità, volete mettere gli amici come vi guardavano...?????

....e qua mi viene un forte sospetto sulla manifattura di questo telaio...
la saldatura a "basin" , il numero di serie su tubo sterzo e base forcella richiamano fortemente un nome .....Beltramo !!





....e questi forcellini marcati  "brevetto M.B." cosa ne pensate ?
parlando con alcuni "vecchi" pare fossero l'idea di un artigiano torinese per  utilizzare il cambio Parigi-Roubaix nella variante "Ghisallo" senza i blocchi di fuoriuscita del mozzo..




e per quanto riguarda la datazione ? non azzarderei più di una seconda metà degli anni 50................

venerdì 23 novembre 2012

Bonvicini, via Di Nanni 35, Torino

Voglio presentarvi un mezzo, rigorosamente piemontese, artigianale, ma con un pedigree.....
Telaio Pelà, mis 57vert x 57.5 orizz. c/c
forcellini Campagnolo con registro, tutti i passacavi/fermaguaina fascettati
tubo sella diam. 26.6
cambio Campagnolo Gran Sport
deragliatore Gran Sport "cassetta"
mozzi Campagnolo acciaio/alluminio 36f
cerchi tubolare Nisi
rl 5 velocità Caimi
freni Universal brev. 453949
movimento centrale e pedivelle Agrati
corone Simplex 49/46
manubrio acciaio Nanni mis 410 mm
attacco acciaio Nanni 90 mm
sella Brooks B 15
pedali Agrati
puntapiedi e cinghietti Nanni
grafica e accostamento dei colori un pò "chiassosi"per l'epoca.......chi possedeva questa magnifica bicicletta voleva farsi notare...
La decal sul tubo obliquo lascia supporre  l'anno di fabbricazione, anche se secondo il mio modestissimo parere potrebbe anche essere di un paio d'anni precedente.
il deragliatore Gran Sport sul catalogo del 60 era già a parallelogramma....
cosa ne pensate ?



martedì 20 novembre 2012

Bruino

Il secondo impegno che ci ha coinvolti, è stata la mostra organizzata in occasione della Fiera d'Autunno a Bruino , nei pressi di Torino.
Anche in questa occasione ,una serie di biciclette e velocipedi ha attirato la folla che ha frequentato la fiera.
Molte le persone che ci hanno chiesto informazioni sui veicoli esposti, confermando che le nostre vecchiette conquistano sempre la simpatia di tutti.






                                                      I preparativi.....


            I nostri "eroici" che hanno affrontato una giornata molto fredda

                                      

lunedì 19 novembre 2012

Castiglione Torinese






Vi presento alcune foto del primo dei due eventi che ci ha impegnato (duramente.....) domenica 18 novembre.
A Castiglione Torinese presso il salone conferenze dell'impianto di depurazione della Smat , si è svolta la premiazione della coppa Piemonte 2012 di MTB.
Un pubblico abituato a ben altri mezzi ha osservato incuriosito gli esemplari in mostra che illustravano l'evoluzione della bici da corsa dai primi del 900 agli anni 60.
Gustosi i commenti ascoltati  " prova a fare un single-track con quel freno lì" indicando il freno a tampone, oppure indicando il "due leve" "...e come si cambia in salita con quello ??"
eppure se pensiamo che questi mezzi venivano usati su strade sterrate ,certamente non in ottime condizioni ,non fatichiamo ad immaginarle parenti non troppo lontane delle moderne mtb .
Ringraziamo pertanto la Federciclismo Comitato Piemonte per averci ospitato,
 in modo particolare il sign. Sandro Barollo.




sabato 17 novembre 2012

Ritardi.....

Anche se con grande ritardo ( e me ne scuso con gli amici tutti !!  ) comunico che domani 18 /11 saremo occupati in un doppio impegno :

a Castiglione Torinese presso presso la sede del depuratore Smat, in occasione della premiazione della Coppa Piemonte di MTB , dalle ore 11 alle ore 15 , piccola esposizione di biciclette da corsa di varie epoche.  

a Bruino , in occasione della fiera d'Autunno , esposizione di cicli d'epoca , dalle ore 9 alle ore 18

Nei prossimi giorni foto e resoconto dettagliato degli eventi !!

martedì 13 novembre 2012

il Diavolo Rosso

Uno con una faccia così, te lo ricordi.
Una faccia che i suoi avversari conoscevano bene. e temevano...
perche il ribaldo pur di soddisfare la sua fame di vittoria ricorreva a modi spicci e a volte al limite della correttezza.
tanto da pagarne le conseguenze nella sua carriera,con numerose squalifiche,ultima quella pesantissima di due anni nel 1907.
In fuga,nel monferrato, durante una gara, piomba nel bel mezzo di una processione, sfiorando vecchine e santo. Il parroco gli grida dietro "Achi l'è cul là ? Al Diau ?"  Ecco nato il mito.
Carlo Bergoglio, "Carlin" il famoso caricaturista, disse " Ne fecero un diavolo per non farne un dio"
Sicuramente furbo, ma meticoloso nella preparazione e nello studio del percorso e delle debolezze dei suoi avversari.
Ecco cosa racconta alla "Gazzetta" nel 1922,quindici anni dopo, a proposito del Giro di Lombardia del 1907
"Da Lodi a Crema sul fianco della strada c'era il binario del tram. In mezzo al fango alto così non si poteva marciare ,pioggia a dirotto per tutta la gara . Tra le rotaie invece tutto bello.Io che osservavo sempre tutto ho visto subito che la ci doveva essere il punto da sfruttare.E studiai bene. Ho provato a marciare tra le rotaie.Si filava benone. C'era un tratto dove le rotaie erano alte sulla strada. La ruota di dietro girava. Bisognava scendere. E proprio lì c'era il bivio dove si doveva lasciare la strada."
"Al sabato mattina sono tornato là. Dove cominciavano le rotaie alte,ho preso della terra  e del fango e per qualche metro l'ho messo contro le rotaie. Ecco fatto il passaggio !!! Per riconoscere il punto ho scortecciato un palo telegrafico. A Lodi vado in testa ,mi metto nelle rotaie e tutti gli altri dietro. Ecco il palo. Allora io urlo, faccio segno di rallentare, fingo un ostacolo. Li tengo a dovere, e salto in mezzo proprio per quel passaggio."
"Gli altri ridevano a vedermi faticare nel fango. Ma adesso loro dovevano venire in mezzo alla strada, si urtano, Cuniolo cade. Altri gli vanno addosso. E io scappo."
A Crema aveva due minuti di vantaggio e la corsa era decisa.
"Mi sono persino fermato a Varese per fare colazione !"
Dopo 230 km alle 16.08 taglia il traguardo di Milano con oltre un'ora di distacco su Rossignoli, Ganna e Galetti alla media di 24,970.

Un gran bel tipo.

 

giovedì 8 novembre 2012

le grandi manifestazioni sportive del 1909

Esposto alla mostra di S.Maurizio faceva bella mostra di se questo reperto a dir poco eccezionale !!
Trattasi di rarissimo manifesto relativo al primo giro d'Italia, in incredibile stato di conservazione.
I più avveduti hanno passato parecchio tempo di fronte ad esso assorti in religiosa osservazione.....pare che neppure la Gazzetta dello Sport ne sia ancora in possesso ( voci non confermate raccontano che sia l'ultimo esemplare esistente )
Decorato in stile liberty , descrive il percorso , ed elenca una nutrita serie di sponsor, in cui possiamo riconoscere nomi a noi assai noti.
Mostra inoltre i ritratti fotografici dei protagonisti principali, veri e propri eroi del tempo.
Tutti mostrano una determinazione al di fuori del comune, ma, se fossi stato della partita, l'unico che non avrei voluto alle mie spalle sarebbe stato il Diavolo Rosso........

lunedì 5 novembre 2012

20 e 21 ottobre S. Maurizio Canavese

Caricati dalla prima esperienza affrontiamo con rinnovato entusiasmo la nuova avventura !!
Il comune di San Maurizio patrocina la Manifestazione e ci offre una bellissima sede espositiva !!
due bellissime giornate ci hanno accompagnato e permesso di utilizzare il grande cortile antistante le tre sale espositive....
più di 40 biciclette , da un Michaux alla bici appartenuta a Giovanni Brunero, da un triciclo per bimbo del 1890 ad una bici da bersagliere, da un Gran Bi ad una autarchica Vianzone rappresentavano un pò della storia di questo meraviglioso mezzo di locomozione !!
erano inoltre esposti molti documenti da molti cataloghi d'epoca ad un meraviglioso manifesto del primo giro d'italia !!!
due giornate molto intense, in cui ,grazie alla fiera che si svolgeva in paese, un fiume di gente è venuta a vedere la mostra.
abbiamo inoltre conosciuto nuovi amici, e qualcuno ha deciso di accompagnarci in questa avventura.
questo ci fa enormemente piacere, perchè è l'obbiettivo principale che ci siamo posti, unirci ad altri amici che condividono la nostra passione !!
dobbiamo ringraziare tanto gli amici che ci hanno aiutato pur non facendo parte dell'associazione, anche grazie a loro la riuscita della manifestazione è andata oltre le nostre più rosee previsioni.






il secondo impegno....


29 settembre 2012 ..prima uscita !!!

é stata la nostra prima uscita, ma forti delle precedenti esperienze di Max e Flavio, abbiamo affrontato l'allestimento della mostra con entusiasmo !!!
circa 30 biciclette hanno calamitato lo sguardo della gente accorsa alla manifestazione "tuttomais" che coinvolgeva il centro storico.


Una bella giornata di fine estate passata in mezzo a tanta gente e tante biciclette ....sicuramente soddisfatti, nonostante la sfacchinata (tornati a casa a notte inoltrata...), per la riuscita della manifestazione.
Ecco, abbiamo messo in moto il meccanismo....la passione che ci unisce fa il resto !!!

domenica 4 novembre 2012

Ci sono dei tali, mezzi matti, che si sono messi a raccogliere le bici …non quelle nuove, quelle vecchie, anche arrugginite..cosa ci troveranno poi…”

Questa e molte altre frasi hanno sentito coloro che come me hanno fatto della collezione delle bici d’epoca la loro passione : commenti a volte positivi, altri meno, ma quasi tutti piuttosto confusi.

Appunto: perché raccogliere delle vecchie bici?

A che pro tenerne ben più di una , e non accontentarsi mai?

Perchè interessarsi della vecchia bici del nonno e scoprirne le caratteristiche peculiari?

Di fronte a domande come questa, nate spontaneamente lungo le serate trascorse tra appassionati a discutere di bici, è sorta l’idea di associarsi e contribuire a fare luce e chiarezza sul mondo del collezionismo della bici d’epoca e sulla enorme portata a livello storico e culturale che essa ha rivestito.

L’Associazione Velocipedistica Piemontese nasce per volontà di:

Francesco di Sario, Presidente,

Massimo Rubeo,  Vicepresidente

 Flavio Rosso,  Tesoriere

  Galeasso Andrea  e Massimo Chiesa, Consiglieri

L’Associazione Velocipedistica Piemontese poggia le basi su questi ideali: diffondere e promuovere la cultura Ciclistica attraverso  Mostre, Convegni, Tavole Rotonde, Corsi  sulla Tecnica della bicicletta, rivolto alla fascia più larga della popolazione: tutti coloro che desiderano approfondire questi temi, siano essi giovani curiosi o anziani conoscitori del velocipede.

A tal proposito si desidera contribuire a rendere giustizia all’immensa importanza che questo mezzo ha rivestito nella storia degli ultimi 150 anni , apprezzandone non solo le particolarità e gli sviluppi tecnici, ma anche le valenze culturali ad essi associate ( racconti , storie, testimonianze dirette).

Nel corso degli eventi suddetti, sarà possibile tesserarsi ed entrare a fare parte di una grande famiglia, al momento dispersa tra mille piccoli collezionisti e cerchie di nicchia, e di contribuire così a conoscere e fare conoscere ciò che non deve  più essere considerata una Passione per pochi, ma un diritto al Sapere di tutti.

Oltre a questi aspetti culturali sarà premura dell’Associazione promuovere itinerari cicloturistici studiati per le bici d’epoca , a programmazione annuale.

A prestissimo dunque, nell’attesa del primo evento in programma : ci conosceremo tutti e anche voi potrete entrare a fare parte del mondo “dei matti che amano la  ruggine