venerdì 23 novembre 2012

Bonvicini, via Di Nanni 35, Torino

Voglio presentarvi un mezzo, rigorosamente piemontese, artigianale, ma con un pedigree.....
Telaio Pelà, mis 57vert x 57.5 orizz. c/c
forcellini Campagnolo con registro, tutti i passacavi/fermaguaina fascettati
tubo sella diam. 26.6
cambio Campagnolo Gran Sport
deragliatore Gran Sport "cassetta"
mozzi Campagnolo acciaio/alluminio 36f
cerchi tubolare Nisi
rl 5 velocità Caimi
freni Universal brev. 453949
movimento centrale e pedivelle Agrati
corone Simplex 49/46
manubrio acciaio Nanni mis 410 mm
attacco acciaio Nanni 90 mm
sella Brooks B 15
pedali Agrati
puntapiedi e cinghietti Nanni
grafica e accostamento dei colori un pò "chiassosi"per l'epoca.......chi possedeva questa magnifica bicicletta voleva farsi notare...
La decal sul tubo obliquo lascia supporre  l'anno di fabbricazione, anche se secondo il mio modestissimo parere potrebbe anche essere di un paio d'anni precedente.
il deragliatore Gran Sport sul catalogo del 60 era già a parallelogramma....
cosa ne pensate ?



6 commenti:

  1. Di fronte ad una decal che ne indica un anno preciso c'è poco spazio a congetture... Vero che nel 60 c'era già il deragliatore ant record... Come del resto anche la guarnitura a perno quadro... Ma c'erano già nel 58. Pero fino al 63 e' abbastanza normale trovare ancora biciclette di alta e media gamma con componentistica gran sport e guarnitura a chiavelle... Come tutte le novita ci volevano degli anni prima ce si imponessero... Anche perché al tempo costavano un occhio componenti i record... A mio modesto parere la decal parla chiaro, e' una bici del 60, al massimo successiva, ma non precedente...

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    1. Pensavo alla possibilità di un modello che portasse il nome dell'anno che sta per arrivare (come si fa ancora oggi soprattutto nelle auto )ma effettivamente la tua ipotesi è ragionevolme più accettabile !!

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  2. Lʼanno di fabbricazione inteso come lʼanno in cui si procedette all'assemblaggio del telaio e alla relativa verniciatura e apposizione delle decal, a mio modesto parere (che non sono nessuno ma un semplice appassionato e collezionista) non può essere successivo al 1960, nessun operatore di assemblaggio infatti procederebbe all'apposizione di una decal riportante un anno antecedente a quello effettivo, ricordiamoci che la bicicletta è un bene destinato alla vendita e come tale allora come oggi deve accattivare e spingere allʼacquisto; chi acquisterebbe nel 61 un oggetto nuovo con scritto 1960? Poi magari l'anno effettivo di vendita al pubblico può benissimo essere successivo per la giacenza in magazzino o nelle vetrine del rivenditore come accade per qualsivoglia bene in vendita

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    1. devo dire che rileggendo a distanza di anni i commenti precedenti ed il suo, devo darle ragione; commercialmente non avrebbe senso vendere una bici nel 1961 come modello 1960 a meno che questo non sottointenda un modello celebrativo. ma non mi pare questo il caso.

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  3. Anche io ne possiedo una

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  4. Ho appena ritrovato in discarica una bici gemelle quasi del tutto depredata.provvedo al restauro.per la datazione ci sarebbe la possibilità di controllare sui conetti del perno dei mozzi campagnolo dove dovrebbe essere punzonato l' anno di fabbricazione

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