venerdì 14 marzo 2014

Paul de Vivie, meglio conosciuto come Vèlocio !!


Per parlarvi di questo grande uomo a cui tutti noi ciclisti dobbiamo veramente tanto, preferisco affidarmi alle parole di un altro. Clifford L. Graves , che con questo articolo, uscito nel maggio del 1965 su Bicycling Magazine racconta la sua storia vividamente.

ps. spero mi perdonerete la pessima traduzione e qualche piccolo taglio


VELOCIO,  GRAND  SEIGNEUR
di Clifford L Graves

Quando una folla di ciclisti provenienti da tutti gli angoli della Francia converge su Saint-Etienne un giorno dello scorso luglio, come aveva fatto per più di 40 anni, stava tributando omaggio ad un uomo che ha compiuto grandi cose in un piccolo angolo di mondo.
Era un uomo che ha dedicato tutta la vita al perfezionamento della bicicletta ed all'arte di cavalcarla, un uomo che ha ispirato innumerevoli altri attraverso la forza del suo carattere e la bellezza dei suoi scritti, un uomo che anche nella vecchiaia era capace di gesta prodigiose, insomma un uomo che potrebbe ben essere chiamato il santo patrono dei ciclisti.
Quell'uomo era Paul de Vivie, meglio conosciuto come Velocio.
Nasce nel 1853 nel piccolo villaggio di Perne nel sud della Francia. I suoi primi anni sono stati irrilevanti se non che egli si distinse per l'amore per i classici.Se è il segno di un uomo colto che egli goda dell'esercizio della mente,Paul era estremamente ben educato. Si era laureato presso il Lycee, seguito da un apprendistato nell'industria della seta, ed ha iniziato una propria attività prima che avesse trent'anni.Con una bella moglie e tre bei figli, sembrava diretto verso una vita semplice ed elegante.

Il cambiamento è avvenuto gradualmente. Nel 1881 all'età di 28 anni compra la sua prima bicicletta.Era un biciclo a ruota alta. Con un equilibrio precario ed un peso smodato, si trattava di un veicolo per i forti e gli intrepidi !
Ha cominciato ad esplorare il suo quartiere sul suo nuovo aggeggio e ne ha imparato tutti i trucchi. Un giorno per scommessa pedala per 66 miglia in 6 ore.Il viaggio lo porta sino al villaggio di Chaise-Dieu. Improvvisamente scopre un nuovo mondo. L'attività fisica intensa, l'aria fresca, la bellissima campagna, queste cose si impadroniscono di lui. Non se ne rendeva conto ma la sua vita cominciava a prendere forma.
Paul ha guidato il suo biciclo solo un anno,poi ha comprato un triciclo Bayliss, seguito da un triciclo tandem e vari altri modelli. Questi erano i giorni in cui il settore della bicicletta era ben avviato a Coventry, in Inghilterra, mentre la Francia era in ritardo.Preso dall'entusiasmo inizia a far la spola avanti e indietro dall'inghilterra, stava cercando una biciletta migliore, una ricerca che stava prendendo sempre più il suo tempo. Non poteva più spingere avanti questa ricerca e portare avanti l'attività lavorativa della seta.
Prende la sua decisione nel 1887 all'età di 34 anni, vende il setificio, si trasferisce a Saint-Etienne apre un piccolo negozio e fonda una rivista, "Le Forezien Cycliste"che diventò poco dopo semplicemente "Le Cycliste".
Considerando che entrava in un campo completamente nuovo, di cui non aveva nessuna esperienza, è stato un salto nel buio.
In questo salto però si scoprì, ed una delle cose che poteva fare era scrivere. Le parole sgorgavano in lui come l'acqua sgorga da una sorgente, nei suoi scritti si firmava Velocio e quello divenne il suo nome da lì in avanti.
Per i primi due anni importò biciclette da Coventry, ma contemporaneamente sperimentava.Per noi che siamo cresciuti con la bicicletta i problemi che assillavano Velocio sembrano ridicoli. Per lui erano sfide formidabili !!
Il safety del 1885 ha lasciato molte domande senza risposta. la forma del telaio, il tipo di trasmissione, la lunghezza delle pedivelle, la posizione del manubrio, del tipo di pneumatici e soprattutto la rapportatura della trasmissione. queste questioni causarono discussioni infinite e sperimentazione non solo nel negozio ma sulla strada.
La prima bicicletta costruita da Velocio nel 1889 è stata la Gauloise. Aveva il telaio a diamante, una trasmissione a catena e singolo ingranaggio. E' stata la prima bici prodotta in francia, ma non ah soddisfatto Velocio. La regione intorno a Saint-Etienne è montuosa, Velocio vedeva la necessità di ingranaggi variabili.Come ottenerli ? In inghilterra la tecnica si era orientata tutta verso i cambi ad ingranaggi epicicloidali (interni al mozzo, tipo Sturmey-Archer per capirci ). Velocio guardava in una direzione totalmente diversa. Egli concepi l'idea del deragliatore.
Il suo primo tentativo è stato montare due pignoni sul mozzo posteriore, ora aveva due velocità....successivamente montò due corone sulla guarnitura, il cambio avveniva spostando manualmente la catena da un pignone all'altro, però adesso le velocità erano quattro !!
Preso dall'idea che ci volesse qualcosa che sposti la catena senza doverlo fare con le dita, ci lavorò sopra  e ideò  Cheminau, il deragliatore come lo conosciamo oggi.
Questo successe nel 1906, nel 1908 altri 4 produttori francesi introdussero dei propri modelli, perchè Velocio era stato troppo occupato per depositare il brevetto.

Oggi sembra incredibile come Velocio abbia dovuto effettivamente combattere per l'adozione del suo deragliatore. I ciclisti del periodo sentivano questa meravigliosa invenzione come uno stigma di debolezza. Sono fermamente convinti che solo un ingranaggio possa portare ad una pedalata regolare.
Anche Henry Desgrange, il creatore del tour de france, attaccò Velocio. Per difendersi Velocio srisse decine di articoli, rispose a centinaia di lettere, pedalato migliaia di chilometri (in media 12.000 l'anno ).
Su suo suggerimento il Touring Club de France organizzò un test nel 1902. I concorrenti dovevano percorrere un percorso montuoso di 150 miglia con un dislivello totale di 12.000 piedi. Il campione del tempo, Eduard Fisher su una bici dotata di rapporto singolo sfidò Marthe Hesse (una rappresentante del gentil sesso !!!! ) su di una Gauloise con un cambio a tre velocità.
Marthe vinse per distacco !!   I giornali erano in estasi perchè "la vincitrice non mise mai piede a terra durante l'intero percorso"
Ma Desgrange non si impressiona e scrive sulla sua rivista, l'autorevole Equipe

"Mi congratulo con questo test, ma mi sento di dire ancora che gli ingranaggi variabili sono solo per persone con più di 45 anni. Non è meglio trionfare con la forza dei vostri muscoli che con l'artifizio di un deragliatore? Stiamo diventando dei rammolliti. Forza Amici. diciamo che il test è stata una bella dimostrazione, per i nostri nonni !!! Quanto a me, datemi un ingranaggio fisso ! "

Velocio rispose con calma olimpica..."no comment "


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