sabato 30 marzo 2013

Coppinbici.....il mito Bianchi


Coppinbiciil mito Bianchi
Sabato 6 aprile 2013 ore 21:00 @Museo dei Campionissimi


In attesa della Gran Fondo Dolci Terre di Novi, nella serata di sabato 6 aprile 2013 il Museo dei Campionissimi ospiterà levento Coppinbiciil mito Bianchi
Durante la serata i collezionisti Paolo Amadori e Paolo Tullini racconteranno il sensazionale rinvenimento della valigia di Pinella De Grandi, il più famoso meccanico di Fausto Coppi.
Un vero tesoro per tutti gli appassionati di ciclismo d'altri tempi, l’archivio personale di Pinella contiene documenti e fotografie inedite e soprattutto i Registri del Reparto Corse Bianchi, dove sono appuntate misure e caratteristiche di tutte le biciclette Bianchi prodotte per i campioni della Squadra Corse, ponendo la parola definitiva sulle biciclette utilizzate dal Campionissimo.
Paolo Amadori e Paolo Tullini racconteranno come è nata lidea di scrivere un libro proprio sulle biciclette usate da Fausto Coppi e durante la serata i due collezionisti ci daranno alcune anticipazioni su questo ambizioso progetto.
Durante levento, condotto dal famoso storico di ciclismo eroico Carlo Delfino, verrà raccontata la storia del Reparto Corse Bianchi, inoltre grazie alla presenza sul palco di numerose biciclette appartenute al Campionissimo ne verranno descritte le caratteristiche e le peculiarità e il rapporto che Fausto aveva con le proprie biciclette.
Intervengono sul palco Alberto Masi, figlio di Faliero il sarto della bicicletta, e Paolo Sterpi collezionista e fondatore del sito www.biciclassiche.com.
Durante la serata saranno presenti gli stand promozionali delle ciclostoriche La Campionissima e La Mitica, dove sarà possibile ricevere informazioni ed iscriversi all’evento.


Sabato 6 Aprile 2013 ore 21:00   c/o Museo de Campionissimi
viale dei Campionissimi 2 Novi Ligure (AL)
Per info: IAT Novi Ligure 0143-72585 

lunedì 25 marzo 2013

l'Etrusca - Ciclostorica






Ricevo notizia dagli organizzatori e pubblico volentieri !!!


Tra i cipressi e le vigne di Bolgheri (Livorno, Toscana), nell'immobile bellezza delle colline etrusche, sfrecciare in bicicletta su sentieri e strade affacciate sul mare...
Un' esperienza unica che sta per partire: 7 APRILE 2013.

Tutto nasce dal desiderio di creare un evento paesaggistico legato alle biciclette in chiave storica, progettando un percorso sulle strade bianche della Costa degli Etruschi.

Due percorsi che si incrociano sui Comuni di Cecina, Castagneto Carducci e Bibbona (tutti in provincia di Livorno) rivolti a chiunque abbia voglia di vivere un'esperienza unica ed emozionante all'insegna dello sport, della natura, della cultura e della tradizione!
LA PARTENZA SARA' DA VILLA GUERRAZZI - LOCALITA' CINQUANTINA - MARINA DI CECINA

L’evento è rivolto al professionista, al dilettante, al semplice amatore o al curioso appassionato di biciclette da strada rigorosamente d'epoca!

Lo spirito che coinvolge l'organizzazione, le istituzioni pubbliche e i parters privati è quello di promuovere il cicloturismo nell'ambito dell'Anno dei Mondiali di Ciclismo, far coesistere eventi storici e territoriali, comunicare i nostri propositi e quelli dei nostri partecipanti in chiave etica e sostenibile dando voce alla passione per uno sport che non è solo competizione, ma anche uno stile di vita che può ben convivere con le risorse del territorio.

tutte le info su www.etruscaciclostorica.it

lunedì 18 marzo 2013

Varazze - Sanremo !



Ecco gli eroici che hanno partecipato alla prima edizione della Varazze-Sanremo, una due giorni ciclostoricadove si sono divertiti da matti !!
Chiaramente l'AVP era degnamente rappresentata da Max ed Emanuele, che si sono sottoposti a durissimi allenamenti per non sfigurare.....








Tra i partecipanti, tanti amici : Paolo, Marco, Fausto......

Ecco Max in posa davanti al monumento in ricordo di Fausto Coppi









Eccoli all'arrivo bagnati e infreddoliti ma contenti !!!!!

venerdì 8 marzo 2013

La Bacchettata di Primavera, Bra 19 Maggio





Ricevo dall'amico Andrea e pubblico volentieri.....visto che ci sarà tutta l'Associazione al gran completo !!






Come ogni anno , torna la Bacchettata di primavera, la prima e l'autentica!
Dopo due edizioni in quel di Racconigi, per ragioni...sentimentali.. le nostre amate bici torneranno a solcare le strade bianche di Bra, sugli storici percorsi della prima edizione.
Proprio pensando alla prima bacchettata, ho pensato a qualcosa di molto semplice e molto autentico: ritrovo a casa mia, due ciance e un bicchiere di vino e acciughe al verde ( eh ,Max? ) e poi...via!
Un giro in Bra , per poi gettarsi senza indugio in campagna per immergersi nel verde e nel profumo  accompagnati solo dal fruscio delle ruote sull'asfalto e dai nostri pensieri.
A metà percorso, una pausa...letteraria ..a sorpresa! quindi...PIC NIC!
Confidando nella clemenza del tempo , plaid sui portapacchi, torneremo agli anni 50 pasteggiando con buon vino e piatti vari che...chiedo a ognuno di portare.
Quindi altri chilometri ,una bella digestione e ..magari una visita almio magazzino rottami!
Chi vuol venire o vuole avere più informazioni  mi contatti alla mia mail -a.galeasso@libero.it- !!

Vi aspetto , anche non numerosi, ma buoni!
Buone gambe, buon appetito e ...belle bici!!

domenica 3 marzo 2013

Petit Breton !


Lucien Mazan, nasce a plessè nella Loira inferiore, il 18 ottobre 1882 ma in tenera età si trasferisce a seguito della famiglia in Argentina.
Secondo di sei figli, a 14 anni già lavorava come fattorino, ma come tutti i ragazzi della sua età si appassiona per le imprese dei corridori velocipedisti, e legge avidamente i resoconti della Bordeaux- Parigi o della Parigi- Brest- Parigi sui giornali sportivi.
Riesce ad acquistare una bicicletta e si lancia senza paura nelle competizioni, soprattutto in pista, dove ottiene numerosi successi.
Per non far sapere al padre, assolutamente contrario, della sua passione, si fa chiamare "Breton".
Diventa campione d'Argentina su pista e successivamente, nel 1899 anche su strada, dove si costruisce una solida reputazione.
Nel 1902 decide di tornare in patria, per tentare una carriera che in Argentina non avrebbe potuto avere, casualmente pochi giorni prima dell'inaugurazione del velodromo "Buffalo" di Parigi.
Esordisce nelle corse su pista ( all'epoca la maggior parte delle competizioni si svolgeva all'interno dei velodromi ) e trova un altro atleta che si fa chiamare "Breton" allora per evitare confusioni, cambia il suo in "Petit Breton".
Ciò non impedirà al pubblico di soprannominarlo L'Argentino" o l'elegante Argentino" in ragione del suo stile !!
Peccato che il suo fisico, assai lontano dagli standard dei pistard, frenò le sue ambizioni: troppi e troppo forti i suoi avversari in pista.
Capì ben presto che doveva cambiare obbiettivo: con costanza allungò le distanze, divenne fondista e stradista.
Già nel 1904 lo vediamo trionfare nell'incredibile Bol d'Or :  una gara con regole semplicissime.
Si corre in pista, per 24 ore, vince chi fa più strada !!!!

Nel 1905 si cimenta nel Tour de France, giungendo quinto.
Pochi giorni dopo, il 24 agosto, sul velodromo Buffalo, stabilì il nuovo record del mondo percorrendo 41.110 km
L'anno successivo vince la Parigi- Tours
Il 1907 è l'anno della definitiva consacrazione: vince allo sprint la prima edizione della Milano-Sanremo favorito dalla collaborazione del compagno di squadra Gerbi.
Anche nel 1908 si aggiudica il Tour, primo atleta riuscito a vincerlo due volte.
Diventò un beniamino del pubblico, per la sua condotta di gara, ma anche per i suoi modi gentili ed eleganti !
Dal 1909 quando vinse il giro di Terragona, inizio il suo lento declino sportivo anche se rimase popolarissimo tra il pubblico.
Partecipò a due edizioni del Giro d'Italia, nel 1910 e nel 1911.
Proprio nel 1911 uno dei suoi ultimi acuti, la vittoria della tappa Mondovì- Torino con l'ascesa,per la prima volta,  del colle del Sestriere.


A questo merito va raccontato un episodio che raffigura bene la signorilità di Lucien Petit Breton.
Corre il giro 1911, per la squadra Fiat, ma deve ritirarsi per problemi meccanici: tempo dopo invia alla Fiat una lettera di scuse con cui si accolla tutta la colpa dell'accaduto avendo equipaggiato il suo mezzo con mozzo posteriore con cambio interno a due velocità, origine del problema, contro il consiglio della squadra stessa.
Pare inoltre, da voci raccolte tra i "vecchi" che nel 1910 a seguito del ritiro dal giro, soggiornò per alcuni mesi nei pressi di Torino....chissà che non sia rimasta qualche traccia di questo "signore" delle due ruote........


Come molti atleti della sua epoca se ne andò molto presto.
Prestando servizio nell'esercito francese durante la prima guerra mondiale, un banale incidente stradale lo portò via il 20 dicembre 1917 a soli 35 anni.

Anche i suoi fratelli Paul e Anselme furono dei buoni corridori
Lasciò il soprannome ai suoi figli, e Yves fu un buon ciclista e direttore sportivo di una squadra al Tour del 48.