martedì 23 aprile 2013
Metropole ?
Da Luigi, una bellissima bici di chiara origine transalpina, che per alcuni particolari, ad esempio la testa della forcella, ricorda le Metropole...
come al solito i dati salienti.
tubo orizzontale 550 mm
tubo verticale 580 mm
diametro tubi triangolo principale 28 mm
carro post 520 mm
carro ant 610 mm
battuta mozzo ant 85 mm
battuta mozzo post 110 mm
diametro reggisella 26 mm
attacco manubrio diam. 22 mm
pneumatici 28 x 1/2
fantastica corona da 31 denti.....passo Humber, il che equivale quasi a spingere una corona convenzionale da 60 denti !!!!!
da notare la pedivella a sezione TRIANGOLARE !!
freno a tampone su di una bella piega mezzacorsa...
la placchetta del rivenditore
il movimento centrale chiuso da bulloni
anche i pedali fissati da prigioniero
ed infine i foderi posteriori sia inferiori che superiori a sezione triangolare
venerdì 19 aprile 2013
M. Barrera, Rivoli, nei pressi di Torino, anno 1918
Nome non certo famoso, quello di questo artigiano, ma bicicletta di sicura qualità, considerando che è giunta sino ai giorni nostri !!
Ma diamo come al solito un pò di numeri....
tubo verticale c/c 54 cm
tubo orizzontale c/c 55 cm
carro post 48 cm
carro ant 64 cm
mozzi a 36 fori con cerchio in ferro
Da notare il parafango posteriore, verniciato di bianco a testimonianza del fatto che dopo una carriera sportiva, questo mezzo ha svolto un buon servizio civile ( infatti fu trovata con la curva manubrio girata all'insù, per un utilizzo più comodo...)
M. Barrera, Rivoli ....ispirato senza dubbio dalle produzioni d'oltralpe.....
ruota libera e pignone fisso, 2 rapporti e poi non si sa mai, che la ruota libera si rompa......
Freni fascettati tipo Bowden e mozzi con oleatore a sportello
martedì 16 aprile 2013
Cimento Rosa - Ivrea 21 Maggio
Ricevo dagli amici della Canavesana e pubblico con piacere
TEAM
FUORI
ONDA
BIKE
per
GIRO
D’ITALIA
16°
TAPPA
VALLOIRE
– IVREA (237 KM)
Martedi 21 Maggio 2013
ad
IVREA (To) organizza
CIMENTO
ROSA
ultimi
35 km della tappa professionsiti con passaggio sul traguardo.
RADUNO
LIBERO GRATUITO
per
Bici d’Epoca, Paraolimpici e Cicloamatori
NB:
obbligo presentare tesserino valido
o fare
assicurazione 1day sul posto.
ritrovo
c/o Municipio Ivrea ore
9,30
partenza
ore 10,30
info:
www.comune.ivrea.to.it
cell
347 256 4008 (Team)
domenica 7 aprile 2013
Simplex !
Lucien Charles Hippolite Juy....
un nome importante per il ciclismo, che forse in pochi conoscono ma che andrebbe affiancato a quello di Tullio Campagnolo.
Quasi tutti però conoscono la parola Simplex....eh sì, Lucien Juy è stato il padre di questo marchio, ma andiamo per ordine.
Lucien è proprietario di un negozio di biciclette a Digione, in Francia negli anni 20, e sperimenta molte soluzioni riguardanti il cambio di velocità.
La prima notizia ufficiale della sua produzione, un cambio molto simile a quello della foto sopra, è del 1928.
Convince la dirigenza del team Alcion a montare il suo cambio sulle macchine per la Parigi-Roubaix.
Purtroppo i corridori dell'epoca sono ancora molto diffidenti al riguardo e si rifiutano di usarlo.
Nel 1929 parte comunque la produzione di serie, Lucien è convinto della bontà del suo prodotto.
Nel 1935 viene introdotto un nuovo modello il "champion de France"
Modello che tutti gli appassionati conoscono,ad una puleggia con funzionamento a stantuffo (push-rod ) e che in seguito alle vittorie ottenute nell'anno di gare, nel 1936 viene chiamato "Champion du Monde "
qui una pubblicità del 1933, riguardante un'evoluzione del primo modello.
Il Champion du monde ottiene un successo tale che nel secondo dopoguerra Lucien Juy aprirà uno stabilimento in Italia ed uno in Germania per la produzione dei cambi, tant'è che si trovano molti pezzi marcati "made in italy"
Nel 1947 viene presentata la prima versione del cambio mod " Tour de France"
con due pulegge di scorrimento che otterrà subito un notevole successo , venendo adottato da tutti i migliori team.
A magnifica testimonianza rimane una foto leggendaria...una foto del Giro del 49, dove Coppi sulla sua bici che monta il Simplex precede Bartali che monta il Cervino
Fino al 1950 rimane la scelta prioritaria di tutti i team, solo l'uscita del Gran Sport metterà in discussione la supremazia del Simplex, mediante un concetto più moderno.
Nel 1951 viene presentato il mod. Juy 51 che presentava un doppio cavo di comando (uno per il deragliamento, ed uno per il tensionamento della gabbia puleggie ) ma non otterrà più lo stesso successo.
Il modello "Champion du monde" verrà utilizzato largamente, negli anni 40-50 sulle bici sportive come ad esempio la Bianchi Selvino.
L'ultima evoluzione del cambio push-rod sarà il mod Record 60, ma oramai era ben chiaro che questo era un concetto costruttivo ormai superato.
Era iniziata da oltre un decennio l'ascesa del sistema a parallelogramma deformabile che con continui aggiustamenti è arrivato in splendida salute fino ai giorni nostri.
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